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Napoli, dove si trova e perché si chiama così il “vico frisc”

La città di Napoli, con la sua complessa architettura, riflette la sua storia millenaria attraverso un tessuto urbano caotico e affascinante. Espandendosi nel corso dei secoli in maniera organica e talvolta disordinata, Napoli presenta una rete di strade e vicoli unici, ognuno con il proprio carattere e soprannome distintivo.

Questa variegata topografia urbana, con strade strette e tortuose che si snodano tra edifici storici e palazzi barocchi, è un testimone della ricchezza culturale e della diversità della città. Le strade di Napoli sono spesso animate da un’atmosfera vivace e vibrante, con mercati colorati, negozi di artigiani e bancarelle che si affollano lungo le vie.

Ogni via ha la sua storia e il suo soprannome unico, riflettendo le tradizioni locali, le leggende popolari e le personalità che hanno influenzato la vita della città nel corso dei secoli. Questa complessità architettonica e culturale rende Napoli un luogo affascinante da esplorare, dove ogni angolo nasconde una storia da raccontare e un’esperienza da vivere.

Perché una strada di Napoli è detta vico frisc’?

La città continua a ispirare artisti, scrittori e viaggiatori di tutto il mondo con il suo fascino unico e la sua energia cittadina. Per le vie della città esiste una strada particolare, il Vico Freddo a Rua Catalana, noto anche come “vico frisc’” in napoletano, è uno dei tanti vicoli caratteristici di Napoli situato nei pressi del Porto.

Nel 1997, l’architetto e designer Riccardo Dalisi ha contribuito a valorizzare ulteriormente questo luogo collaborando con gli artigiani locali per creare una serie di installazioni, trasformando il vicolo in un museo di arte contemporanea all’aperto.

Questo intervento ha reso il Vico Freddo a Rua Catalana non solo un luogo di interesse storico, ma anche un’attrazione artistica che riflette la vivace creatività della comunità napoletana. La sua denominazione insolita, che affascina molti, nasconde un’origine affascinante e poco conosciuta.

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Il soprannomevico fresco” deriva dal fatto che, nonostante l’ombra data dai palazzi circostanti, il vento marino riesce a mantenere una temperatura fresca e umida anche durante le estati più torride.

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Quanto al termine “a Rua Catalana“, risale alla metà del XIV secolo, quando la regina di Napoli, Giovanna I d’Angiò, al fine di promuovere il commercio, assegnò quartieri della città a artigiani di diverse nazionalità. Il Vico Freddo a Rua Catalana fu assegnato agli spagnoli, che ancora oggi occupano le botteghe artigiane nella zona, specializzate nella lavorazione di latta e altri materiali.