Parte con il Frosinone la 76’ edizione della Coppa Italia il Napoli, per gli azzurri si tratta della 73sima disputata, che hanno saltato quella del 1922 (precedente alla costituzione della Società), quella del 1926/27 (peraltro pure definitivamente sospesa a tabellone in corso) e quella del 2004/05.
Quest’ultima ha rappresentato l’annata successiva al fallimento quando si dette modo al neonato Napoli Soccer di potersi strutturare unicamente per il campionato di Serie C.
I ragazzi di mister Mazzarri si aggrappano anche al trofeo tricolore per tentare di rimanere aggrappati a tutte le competizioni in questa stagione dove la vetta del campionato appare ormai lontana.
L’avversario non è di quelli irresistibili anche se i ciociari stanno disputando un campionato al di sopra delle aspettative considerando che la squadra di Di Francesco appare in gran forma e lontana al momento dalla zona retrocessione.
Guai a sottovalutare l’avversario, quindi, e occhio al turnover. Ecco i precedenti e le curiosità tra le due squadre nella storia.
Azzurri 5° nell’albo d’oro
Nella classifica dell’albo d’oro della competizione gli azzurri occupano con la Fiorentina il 5° posto per numero di successi, vantandone ben 6, di cui 3 negli ultimi 11 anni. Il primo dei quali fu proprio con Walter Mazzarri in panchina (0 – 2 alla Juventus nel 2012), con cui si chiuse un digiuno di 22 anni dall’ultimo titolo (Supercoppa 1990) e di 25 dall’ultima Coppa Italia (1987).
Tuttavia, nel biennio d’oro “spallettiano” proprio la Coppa Italia è stata avara di soddisfazioni, essendo i partenopei sempre eliminati agli ottavi: nel 2021/22 per 2 – 5 (d.t.s.) dalla Fiorentina e l’anno scorso ai rigori dalla Cremonese (2 – 2 alla fine dei tempi supplementari).
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Seconda volta del Frosinone a Napoli
Sarà la seconda volta che gli azzurri ospiteranno il Frosinone per una partita di Coppa Italia. L’unico precedente risale al 19/08/2006 con le due squadre fresche promosse in Serie B (i partenopei per aver stravinto il campionato e i ciociari che vi giunsero attraverso i play-off).
La gara non ebbe storia, chiusa in appena 59 minuti.
Segnarono, infatti, dapprima Domizzi al 7’, poi Bucchi al 30’ ed infine Calaiò su rigore al 59’. Solo all’88’ i laziali riuscirono ad addolcire la sconfitta trovando il gol della bandiera con Ginestra.
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Considerata, ormai, irrimediabilmente compromessa la lotta per lo scudetto, la Coppa Italia, dunque, torna ad essere un obiettivo da non sbagliare.
