La Campania ha tanti luoghi incantevoli da poter visitare, e se si pensa di conoscerli tutti ci si sbaglia di grosso. Oltre ai borghi e cittadine già molto note nelle quali ci si perde tra i colori e la meraviglia delle loro tradizioni, si nascondono anche dei piccoli angoli di splendore i quali sono lieti di accogliere dei nuovi visitatori.
Uno tra questi è il borgo di Buccino-Volcei nel Cilento, uno tra i siti archeologici più importanti di Salerno e il cui sindaco ha invitato dei giornalisti per far promuovere questo luogo incantevole, o meglio per renderlo noto, attraverso anche diverse iniziative dal dal Volcei Wine Jazz, Gaudeaum sapori antica Roma, alla Via dell’Olio.
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Alla scoperta del borgo di Buccino-Volcei
Buccino-Volcei ha molto da offrire soprattutto per i suoi reperti storici rinvenuti in seguito al terremoto del 1980 e i cui materiali ritrovati ora costituiscono il museo culturale, il quale è allestito su quattro livelli in un convento del 1200. Tra gli oggetti presenti ci sono “gli ori della principessa”, l’armatura del guerriero, le monete e molto altro.
Con il clima mite in autunno e a 50 km da Salerno al confine con la Lucania, Buccino-Volcei è dominato dal castello Medievale, con torri e ponte levatoio sulla collina che spazia sul Sele e sul golfo di Paestum, situata tra i fiumi Tanagro e Platano il Parco Archeologico Urbano dell’antica Volcei, oggi sulla cartina geografica indicata come Buccino.
Fare una visita in questo posto storico equivale ad appuntarsi nel proprio itinerario diverse tappe da poter fare come: il convento degli eremitani; Palazzo Forcella; Tempio di Via Santo Spirito; Porta Consina, porta S.Elia, porta s.Mauro. Area sacra di Santo Stefano, il complesso rupestre, dove il sistema di grotte scavate nella roccia, lascia pensare a presenze bizantine.
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Buccino-Volcei, l’enogastronomia
Se immergersi in Buccino-Volcei è come fare un giro nella Campania Felix, anche l’offerta gastronomica non è da meno. Dalla classica dieta mediterranea ai vari prodotti tipici, chi è di buona forchetta non può che non visitarlo.
Tipico delle aree collinari è l’olio Extra Vergine d’oliva, il quale si presenta con un grado di acidità più basso rispetto alla norma, rendendolo particolarmente digeribile. Inoltre, sulla tavola non mancheranno prodotti come il caciocavallo, la ricotta salata, pecorino e latticini vari, soppressate, salumi, salsiccia a punta di coltello e frutti di bosco.
