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I 10 vini che arrivano dalle pendici del Vesuvio: tutti da assaggiare

La Campania, regione nel cuore dell’Italia meridionale, rappresenta una terra ricca di storia, cultura e paesaggi mozzafiato. Al centro di questa regione si erge imponente il Vesuvio, un vulcano attivo che ha plasmato il territorio circostante nel corso dei millenni. Nonostante la sua imprevedibilità, il vulcano ha contribuito a creare un terreno fertile e unico, particolarmente adatto alla coltivazione della vite.

Le pendici vulcaniche del Vesuvio offrono un substrato ricco di minerali e nutrienti, ideale per la crescita delle viti. Il clima mediterraneo della regione, caratterizzato da inverni miti ed estati calde e secche, favorisce ulteriormente la produzione di uve di alta qualità. I vitigni autoctoni come il Greco di Tufo, il Falanghina e l’Aglianico prosperano in questo ambiente, dando vita a vini rinomati in tutto il mondo.

La tradizione vinicola della Campania risale all’epoca romana e continua a essere una parte essenziale della cultura e dell’economia della regione. I vigneti che si estendono sulle colline vesuviane offrono panorami mozzafiato e esperienze enogastronomiche indimenticabili per i visitatori. Ma quali sono i migliori vini della regione?

I migliori vini della Campania

La Tenuta Pietrafumante, vicino a Trecase, produce il Metodo Classico Pietrafumante Brut Nature. Massimo Setaro, valorizzando il vitigno caprettone, crea un vino millesimato fresco e delicato, con aromi di fiori, agrumi e frutta bianca. Armonioso e sapido, offre una struttura equilibrata e un finale vivace.

Le Cantine Olivella, vicine a Sant’Anastasia presso il Monte Somma, producono il Catalanesca del Monte Somma IGP Summa. Con vigneti tra i 350 e i 600 metri d’altitudine, coltivano catalanesca, caprettone e piedirosso. Il vino, vinificato in acciaio e barrique, offre aromi intensi di frutta gialla, erbe e pietra focaia, con un palato ampio e fresco.

Il Vesuvio DOC Contradae 61.37 della Casa Setaro, etichetta di punta della cantina, nasce da vecchie viti di caprettone, greco e fiano coltivate su terreni sabbiosi nel Parco Nazionale Vesuvio. La vendemmia in due fasi garantisce freschezza e intensità aromatica. Il vino, dopo un anno di riposo in bottiglia, si presenta complesso e ricco, con note di erbe aromatiche, frutta gialla e una freschezza persistente.

La Tenuta Augustea, gestita dalla famiglia Nocerino a Somma Vesuviana, coltiva vigne su terreni pomice e sabbiosi. Il Catalanesca del Monte Somma IGP Cataluna, proveniente da una parcella a 400 metri d’altitudine, offre aromi di agrumi, ginestra e erbe mediterranee. Il sorso succoso e fresco presenta una grande equilibrio gustativo.

La Sorrentino Winery a Boscotrecase, eredità di tre generazioni, produce il Vesuvio Lacryma Christi Bianco DOC Superiore Vigna Lapillo. Coltivato a 500 metri d’altitudine su suoli di lapilli e sabbie, è una cuvée di caprettone, greco e falanghina. Dopo 8 mesi sui lieviti, offre un bianco intenso e complesso con aromi fruttati, floreali, erbacei e minerali, con un finale fresco e armonioso.

La tenuta Villa Dora, sul versante sud orientale del Vesuvio, produce il Vesuvio Lacryma Christi Bianco DOC Vigna del Vulcano. Coltivato su dodici ettari nel rispetto delle tradizioni locali, utilizza caprettone e falanghina da vecchie vigne per una qualità superiore. Vinificato e affinato in acciaio, offre un bianco fragrante e fruttato, armonioso ed elegante.

La Tenuta Le Lune del Vesuvio, nel Parco Nazionale del Vesuvio, gestisce quattro ettari di vigneti a 300 metri d’altitudine. Coltivano coda di volpe e falanghina su suoli sabbiosi. Il Vesuvio Lacryma Christi Bianco DOC Janestra offre profumi di fiori, mela matura e pesca tabacchiera, con una buona struttura e frutto generoso.

La tenuta Bosco de’ Medici, vicina alle rovine di Pompei, si ispira alle antiche Ville Rusticae romane. Il Vesuvio Lacryma Christi Rosso DOC Lavarubra è un assemblaggio di piedirosso e aglianico, affinato solo in acciaio per preservare la fragranza fruttata delle uve.

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Le Cantine Olivella valorizzano il piedirosso, tipico della zona vesuviana, con i loro vigneti a Sant’Anastasia e Somma Vesuviana. La vinificazione in terracotta e l’affinamento permettono di preservare gli aromi fragranti delle uve, producendo un Vesuvio Rosso DOC con note di frutti rossi, marasca e erbe aromatiche, e una tessitura tannica fine, fresca e succosa.

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Il Vesuvio Lacryma Christi Rosso DOC Superiore Vigna Lapillo della Sorrentino rappresenta l’antica tradizione del Vesuvio, con un assemblaggio di piedirosso e aglianico da una parcella pregiata a 500 metri d’altitudine. L’affinamento in rovere francese dona complessità, con aromi di frutti scuri, floreali e balsamici, e una trama tannica importante. Ampio e ricco al palato, si conclude con un finale lungo e appagante.