WebNapoli24 - WN24

A Napoli c’è questo proverbio sull’arrivo della Candelora

Il giorno della Candelora, celebrato il 2 febbraio, è conosciuto anche come Presentazione del Signore: si tratta di una festa cristiana che si tiene esattamente 40 giorni dopo il Natale.

Si commemora la presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme e questo particolare evento è stato narrato scritto all’interno delle pagine del Vangelo di Luca. Quali sono le tradizioni legate alla Candelora?

Innanzitutto occorre partire dal fatto che si sta parlando di un momento di purificazione rituale, secondo cui Maria poté presentare Gesù solo ed esclusivamente 40 giorni dopo il parto – perché prima considerata impura.

Cannelora, ‘state dinto, vierno fora, il significato del proverbio

Come accennato precedentemente, questo giorno si porta dietro una serie di ricche tradizioni come ad esempio la benedizione delle candele. Oltre agli aspetti propriamente religiosi, si ravvisano anche innumerevoli credenze popolari e superstizioni che sono legate alle stagioni e alla meteorologia.

A tal proposito, come non parlare di uno dei celebri proverbi napoletani che confermano pienamente quanto detto poc’anzi. Letteralmente Cannelora, ‘state dinto, vierno fora ossia Candelora, entra l’estate ed esce l’inverno fa riferimento all’avvicinarsi delle belle giornate e, dunque, al finire delle inverno.

Legato all’aspetto metereologico, come non citare il celebre detto Quando arriva la Candelora dall’inverno siamo fuori, ma se piove o c’è il vento ci saranno quaranta giorni di mal tempo – facendo riferimento alla credenza che il tempo atmosferico di quella giornata possa poi ripetersi per i successivi 40 giorni.

Potrebbe interessarti anche: Friddo e cane: perché anche a Napoli si usa dire così in inverno

Da tradizione i fedeli sono soliti conservare nelle proprie case tutti i ceri che sono stati benedetti durante la giornata del 2 febbraio. Inoltre, proprio questi ultimi vengono accesi durante l’anno al fine di chiedere una protezione e un momento di conforto.

Potrebbe interessarti anche: I fujénti, come nasce questa figura napoletana a Pasqua

Si sta pur sempre parlando di una giornata legata ai festeggiamenti, ragion per cui in Campania in modo particolare a Napoli e ad Avellino sono molteplici gli eventi legati a questo giorno. Ancora oggi, infatti, tantissimi i fedeli e devoti che intraprendono un pellegrinaggio alla volta del santuario di Montevergine.

Si è soliti partecipare anche alla cosiddetta processione dei femminielli, ossia una particolare omaggio che vuole intrecciare non solo quelle che sono le radici cristiane, ma anche le venerazione più antiche legate alla figura della dea Cibele.

La Candelora rappresenta, dunque, un momento di transizione: un’unione tra il sacro e il profano. Un fil rouge che lega il cristianesimo con le tradizioni popolari di un tempo.