WebNapoli24 - WN24

O per e ‘o muss a Napoli, come avviene la lavorazione: tutti i passaggi

La cucina napoletana è un autentico scrigno di sapori che riflette la storia e la cultura della città. Caratterizzata da piatti ricchi di tradizione, la sua essenza affonda le radici nelle origini umili, dimostrando la creatività culinaria nata dalla necessità di adattarsi a risorse limitate.

Le ricette della cucina napoletana, spesso nate da ingredienti di modesto costo, si sono trasformate in vere e proprie opere d’arte gastronomiche. La maestria nell’utilizzo di erbe aromatiche, olii, e la passione per la preparazione di salse ricche di sapore conferiscono un’identità unica a questa cucina.

Dai primi piatti alle pizze, alle sfogliatelle, ogni bontà è un inno alla semplicità e all’ingegno. La creatività culinaria dei napoletani ha reso il cibo un’esperienza sensoriale indimenticabile, dimostrando come l’eccellenza gastronomica possa nascere dalle radici della modestia, unendo cuore e sapori autentici nella tavola napoletana. Tra le ricette più apprezzate quella de o per e ‘o muss.

Potrebbe interessarti anche: Danubio salato: la ricetta della tradizione napoletana anche per Natale

Come si prepara esattamente O per e ‘o muss a Napoli

Si tratta di un’eccezionale specialità gastronomica ottenuta da parti anatomiche di giovani bovini, originariamente di scarso valore economico. Ma come riconoscere quello di ottima qualità?

Chiamata o’ per e o muss, la carne si presenta con tonalità rosa-ambrate, caratterizzata da pelle asciutta e non viscida. La sezione di taglio rivela strutture cartilaginee bianco opaco ed elastiche al tatto, muscoli rosa scuro, pelle bianco-giallastra, grasso chiaro e sottocute dal colore chiaro.

Profumo piacevole di carne cotta, fresco, mai pungente, mentre il sapore è delicato, con note di carne bollita e una consistenza elastica. Generalmente venduto a fette sottilissime, condito con sale, pepe e limone.

Il processo di preparazione comprende due fasi principali: scottatura e depilazione, seguite da cottura e raffreddamento. Durante la scottatura, le parti pulite vengono immerse in acqua corrente per sbiancare il prodotto, poi sottoposte a temperature elevate per facilitare la rimozione dei peli.

Potrebbe interessarti anche: Vermicelli alla borbonica: la ricetta antica napoletana

La depilazione meccanica successiva avviene tramite una “fresa“. Dopo aver eliminato le ossa, le parti vengono cotte e raffreddate, rimuovendo successivamente le ossa nasali e della mascella.

Infine, la carne viene rifilata, pulita, sottoposta a raffreddamento in acqua corrente e conservata in cella frigo a basse temperature per garantire la freschezza. Questa meticolosa procedura sottolinea l’attenzione dedicata alla qualità e al gusto del prodotto finale.